SCHEDA TECNICA GLENDALOUGH

Glendalough (in gaelico “valle dei due laghi”) è uno dei luoghi più affascinanti d’Irlanda, dove la bellezza del paesaggio si sposa all’atmosfera mistica data dalle rovine del monastero fondato nel VI secolo dall’eremita san Kevin e dall’iconica torre circolare.
Proprio a Glendalough – la città delle sette chiese – si sono voluti ispirare i 5 amici dublinesi che nel 2011 hanno deciso di aprire una distilleria nelle Wicklow mountains, a sud della capitale: una delle prime nella cosiddetta “Irish nouvelle vague”. Dopo gli inizi con il Poitin e con la serie di gin stagionali a base di botaniche raccolte a mano, è nato il whiskey.
Come consuetudine, in attesa che il liquido dei pot still di proprietà invecchiasse abbastanza da poter essere commercializzato come whiskey, Glendalough ha puntato su distillato proveniente da altre distillerie. Non solo blended, dunque, ma anche single malt e single pot still, con qualche variazione sui single cask. Il filo conduttore è quello della maturazione in bourbon e del finish particolare, dal Madeira alla birra Porter fino al rovere vergine irlandese.
La distilleria, che nel 2019 è stata acquistata dai canadesi della Mark Anthony brands international, nel 2021 ha vinto il premio “Icons of whisky” di Whisky Magazine per la sostenibilità.
Una curiosità: in etichetta campeggia l’immagine di san Kevin, che secondo la leggenda infondeva tanta sicurezza che un uccello depose le uova sulla sua mano aperta.