PEARSE LYONS DISTILLERY

Sarà che si parla di spirito, ma visitare la distilleria Pearse Lyons, nella zona di Dublino chiamata The Liberties, è un’esperienza mistica. Esagerazione? Mica tanto, considerando che è in una chiesa e che sotto i pavimenti riposano le spoglie di centomila persone, tra cui il fondatore di Powers whiskey…
Il sogno di Pearse Lyons, uomo d’affari emigrato per fare fortuna negli USA (è proprietario della Alltech, un colosso da 6mila dipendenti), era sempre stato aprire una distilleria proprio nel suo quartiere natale, il “triangolo d’oro” storicamente ombelico della produzione di whiskey in passato. Così, quando si è presentata l’occasione di comprare la chiesa ottocentesca sconsacrata e diroccata di St. James, lui e la moglie Deirdre l’hanno colta al volo. L’hanno ristrutturata – riaprendo una miniera in Galles per recuperare lo stesso tipo di pietra originale, facendo realizzare nuove vetrate che illustrano il ciclo di produzione dell’Irish whiskey e ricostruendo in vetro la guglia del campanile – e nel 2017 hanno iniziato la loro avventura.
Il pezzo forte della visitor experience sono ovviamente i due alambicchi fatti arrivare nel 2012 dal Kentucky (la missione di Pearse è creare “un nuovo Irish whiskey con un tocco di Kentucky”) per la Carlow brewing distillery, in cui Alltech aveva una quota. Si tratta di un pot still classico chiamato Mighty Molly come wash still e uno spirit still con quattro piatti di condensazione chiamato Little Lizzie. Entrambi sono piazzati dove un tempo c’era l’altare. A “manovrarli”, il master distiller Gearoid Cahill, garanzia di irlandesità.
Per gli imbottigliamenti viene utilizzato un blend di spirito prodotto in loco, whiskey della precedente distilleria di Carlow e whiskey sourced presso terzi.