Duncan Taylor è imbottigliatore eclettico, in grado di offrire un range sempre vario: in particolare la serie Dimensions racchiude alcuni tra i barili più interessanti tra quelli che riposano nelle warehouse di casa (warehouse gloriose, di cui ci aveva parlato un annetto fa il grande Fergus). Spulciando i meandri del nostro mobiletto dei samples, ci ha punto vaghezza d’assaggiare un Highland Park che ha trascorso in un barile ex-sherry gli ultimi mesi dei suoi 16 anni di invecchiamento – con alte aspettative, beviamo. Il colore è un bell’oro antico, per i cultori dello sguardo.

N: sdraio di iuta in riva al mare, la torba c’è in sottofondo, sempre minerale. Piuttosto chiuso. Un filo di uvetta e arancia dal finish. Semini di finocchio glassati come all’indiano. Sul retro un filo di crostatina alle fragole, la frutta rossa cresce, chupa chups panna fragola. Cresce anche la parte casearia, bavarese alla fragola.

P: bello pieno, dopo un attacco sapido continua la grande storia della bavarese alla fragola. In generale i frutti rossi qui se la spassano di più, e sono sempre in versione crema o mousse. C’è un tocco acidino proprio di lampone o ribes che richiama anche un tocco di sale. Accanto, alcune note ritornano al malto zuccherato, le barrette di miele e arachidi, altre risalgono verso una torba di terra. Mandarino super maturo e succoso, ma salato. Se sentite l’esigenza di andare dallo psicanalista dopo questa immagine, mandateci la fattura.

F: mediolungo. Cerealoso e salato, ma anche miele. Cracker con un velo di marmellata d’arancia, filo fuliggine.

Sicuramente ha un profilo quasi unico, dove l’anima isolana molto spiccata di HP viene abbracciata e un po’ addomesticata dalla dolcezza: dolcezza che è bifronte, perché arriva sia dal malto sia dal finish in sherry. A nostro gusto, rimane un filino eccessiva, ma in complesso è un whisky soddisfacente, curioso e che ti lascia un buon sapore in bocca. 86/100.

Sottofondo musicale consigliato: Nektar – New Day Dawning.