Il punto di partenza è stata questa intervista doppia con Marco Russo del 1930 e con il whisky entusiast Marco Maltagliati, nella quale abbiamo cercato di capire quale sarà il futuro del single malt nella miscelazione.
Finalmente eruditi, abbiamo quindi deciso di inaugurare una nuova rubrica dedicata ai cocktail a base di whisky, anche perché da qualche tempo il mondo della miscelazione sta vivendo una nuova primavera difficile da ignorare e i bartender più in vista sono in grado di lanciare vere e proprie mode alcoliche. Riscoprono vecchi stili, giocano con la chimica, si cimentano nelle tecniche di macerazione o distillazione, in una ricerca sempre più esasperata delle materie prime. Insomma, in molti locali oggi bere non è più solo convivialità, fiumi di parole e sensi che piacevolmente si alterano sotto i colpi dei gradi alcolici; bere è diventato anche curiosità, esplorazione intellettuale, recupero della storia di un Paese, come gli Stati Uniti del Proibizionismo, o anche di un uomo solo, che sia il pioniere Jerry Thomas o l’alchemico farmacista Pechaud. Va da sé che in molte di queste storie la parte del leone la faccia il re di distillati, sua maestà il whisky in tutte le sue declinazioni di cereali o geografiche, sia esso whisky, whiskey, rye, una crema o un liquore.
- Smoky Honey by Harp Pub Guinness, Milano
- Honest Guy by Casa Mia, Milano
- Japan Fashioned by Banana Republic, Roma
- Rockside Affair by Rasputin, Firenze
- Mullevardier by Blend Whiskybar, Castelfranco Veneto
- Demetra by Blend Whiskybar, Castelfranco Veneto
- Speyside Dew by Blend Whiskybar, Castelfranco Veneto
- Daruma by Ghe Sem, Milano
- Kentucky Punch by Otivm, Milano
- 716 by Il Sereno, Torno (Como)
- Negroni Torbato by Dukes Bar, Londra
- Good Fellas by The Connaught Bar, Londra
- Blend York Sour – by Blend Whiskybar, Castelfranco Veneto
- Old Milk Punch – by Dash Kitchen, Torino