Dire che non beviamo il mitico Oban 14 anni dal 2012 è una bugia. Sebbene lo abbiamo recensito ormai nove anni fa, inciampiamo spesso in questo Classic malt. Ci siamo affezionati, perché ci ricorda quella nostra gioventù in cui ci bastava una bottiglia così per sentirci in paradiso (mamma mia, che frase da boomer!, o, peggio, da Max Pezzali. Vabbè, perdonateci). Col tempo, i palati evolvono, le esperienze si stratificano e l’entusiasmo un po’ si normalizza, ma – e sono in tanti quelli che condividono con noi questo pensiero – Oban ci resta sempre simpatico. Tanto che siamo curiosi di vedere se dopo quasi 10 anni è come ce lo ricordiamo o è cambiato.

N: l’attacco è diviso fra una parte molto profumata e delicata di fiori d’arancia e un sacco di acqua di mare e alghe. Un curioso dualismo dolce/salato, piacevole. La nota profumata evolve e ricorda la candela aromatizzata. C’è poi la frutta, da non sottovalutare: albicocca e uvetta, con miele millefiori. Dopo qualche minuto riemerge la salamoia, che porta con sé una sensazione minerale, come di gesso. Se riguardiamo la nostra vecchia rece, l’idea è che nel tempo l’apporto delle botti di sherry sia diminuito, perché quel tocco di carnoso, metallico e liquoroso oggi è sparito.
P: un succo di frutta (albicocca, pesca e succo ACE) salato e pepato. Il che potrebbe suonare male, ma vi assicuriamo che male non è. Molto bevibile, anche se il corpo non è da pesi massimi. Poca pasticceria, molta frutta secca (noce e mandorla, anche in croccante). Si riconosce ancora quella screziatura di mineralità, torbina e grafite. Ah, dimenticavamo: c’è anche un discreto malto.
F: speziato e salato, ginger beer e ancora arancia caramellata. Chiude sul lattoso, cioccolato al latte e burro salato.
Rispetto alla versione del 2012, ci pare che l’aspetto isolano sia andato ad aumentare, mentre il generale senso di dolcezza da sherry ha fatto un passo indietro. Tra l’altro, la dimensione minerale e marina non era proprio rintracciabile nella vecchia versione, mentre ora è abbastanza netta. Il che rende un whisky non indimenticabile ma molto beverino un filo più complesso e profondo. Non un capolavoro, ma un signor daily dram, molto equilibrato. Migliorato nettamente: 85/100. In vendita online, tra gli altri, qui.
Sottofondo musicale consigliato: Modest mouse – Dashboard
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