Dopo tanti Ardbeg, ci spostiamo di qualche chilometro per assaggiare il Laphroaig Cairdeas di quest’anno, presentato al Feis Ile. Un 10 anni invecchiato in barili ex bourbon e in Quarter casks, e poi affinato in sherry Pedro Ximenez. La facciamo corta perché siamo molto curiosi di assaggiarlo, anche perché il colore è eccezionale, un rame rosso intenso.
N: bonsoir fumoir. Ci sono tabacchi e pellame in questo naso, a più non posso. Accessori maschili, tipo stivali da caccia, fucili, tagliasigari, quaderni in pelo di cinghiale. Ah, la tauromachia! Poi ecco la dolcezza spandersi ovunque, con marmellate (arancia, pesca, albicocca) e uvetta macerata nel rum. Babà, biscotti al mosto cotto. Molto sticky fin dal naso, con un’aria balsamica sotterranea che ricorda gli aghi di pino bruciati in un falò. Anguilla teriyaki, mandarini della mostarda. Ed è qui che sopraggiunge qualcosa di sporco, di grasso bruciato sulla griglia, di brodo di carne e olio motore carburato. Complicato, denso, ipnotico.
P: eh, il fumoir lo abbiamo bombardato col napalm, poi sono entrati gli squatter a finire il lavoro. Impatto devastante, tipo Kevin Durant alle Olimpiadi con 8 su 8 da tre. Bruciatissimo, petrolchimico e meccanico, praticamente un inno all’industrializzazione: pneumatici vulcanizzati e bruciati, asfalto, tizzoni e smog. A questo segue un senso di caramello e sciroppo d’acero bruciacchiato e infine si unisce un’astringenza di legno e vino molto decisa, che si porta dietro uvetta, datteri e amarene sottospirito. Liquirizia, cacao 100%, acido e basico insieme. Caffè di cicoria, e arancia ancora, bruciata sulla stufa. Acuminato.
F: lunghissimo, sui toni del vino e della combustione più spinta.
Eh, una bombetta a mano vera, un mix tipo uppercut e gancio in sequenza. Che straordinaria potenza di fuoco, il tutto senza mai perdere il contatto con il dna della distilleria. Allora, bisogna scendere a patti col fatto che l’eleganza di Laphroaig ormai la si trova solo negli invecchiamenti pesanti. Qui si sceglie la via della violenza e della potenza, che sarà anche nulla senza controllo, ma a noi ogni tanto questa ignoranza goduriosa non dispiace: 87/100.
Sottofondo musicale consigliato: The Temperance Movement – Modern massacre