Anche quest’anno, nonostante il vero capolavoro lo abbiano fatto riuscendo ad organizzare comunque la sedicesima edizione del Milano Whisky Festival, Andrea e Giuseppe hanno lanciato il tradizionale imbottigliamento targato MWF. Così come per il Caol Ila, i nostri eroi si sono appoggiati allo stock di uno dei più forniti imbottigliatori indipendenti italiani, ovvero Wilson & Morgan i Fabio Rossi. Non è la prima volta che accade, già era capitato l’anno scorso per un Caol Ila. Squadra che vince non si cambia e dunque stavolta tocca a Benrinnes, una distilleria sottovalutata che recentemente ci ha dato grandi gioie. Ma stiamo sul pezzo: un whisky distillato nel 2011 e imbottigliato nel 2021 dopo un finish di un anno in un barile ex sherry Pedro Ximenez.

N. fermi tutti, qui c’è qualcosa di mai sentito prima: una quantità di amarena impressionante che ricorda il gelato alla Malaga, oppure il pan di spagna imbevuto di sciroppo. Sul serio, è davvero una sensazione totalizzante e vivissima, altro che le madeleines di Proust. Al di là di questa spessa coltre, si coglie un lato oscuro decadente e intrigante, che dal terroso (noci) arriva al metallico, un po’ sporchino. Un’immagine di rara poesia ci sovviene: un salotto polveroso in cui anziane signore giocano a burraco e bevono ratafià. Rapiti da questa fantasia, quasi dimenticavamo la frutta, che è arancia, mela rossa e un tocco di violetta.
P. l’attacco non è potentissimo, la diluizione un po’ trattiene l’intensità. La sequenza delle sensazioni è dolce-amaro-amarena: si inizia con una zuccherinità rotonda, poi ecco il cacao amaro, con noccioli di ciliegia. Curiosa la dicotomia, i due estremi giocano un bel derby, poi però vince l’amarena, che è sovrano assoluto di questo whisky. Il corpo è oleoso, nel retrogusto spuntano spezie orientali, diremmo garam masala ma se ci date dei dementi non ci offendiamo.
F. qui la vinosità, che finora si era nascosta, emerge più nitida, con sfumature ossidate. Lungo, tannico, con noce moscata e – indovinate un po’ – amarena.
In un raffinato calembour, diremmo che trattasi del primo esempio di cherry monster, dato la preponderanza delle note di ciliegia e amarena. Fuor di scherzo, è un whisky davvero unico, che dimostra ancora una volta come l’accoppiata fra distillato di carattere e PX possa dare risultati imprevedibili. Chi cerca l’equilibrio cartesiano degli elementi fugga a gambe levate, che qui è una montagna russa di sensazioni non tutte educate; ma chi vuole qualcosa di unico e accattivante, non se lo lasci sfuggire: 84/100.
Sottofondo musicale consigliato: Eagle Eye Cherry – Are you still having fun?
One thought on “Benrinnes MWF (2011/2021, Wilson & Morgan per Milano Whisky Festival, 46%)”
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