Questo Glenmorangie ‘Cake’, un NAS finito in barili ex-Tokaji, inaugura il nuovo corso del marchio che fu dei Sedici Uomini di Tain (ora sono 24, per chi se lo chiedesse): niente più Private Editions, quelle che finivano in -alta e -anta, e via con nuovi imbottigliamenti ‘speciali’ come questo, appunto. Avranno finito le parole in -alta e -anta, si vede. Indiscrezioni dal management di LVMH, tra l’altro, dicono che il nuovo corso di Glenmorangie sarà “molto meno Glen e sempre più Morangie”, qualsiasi cosa questo voglia dire: il fatto che questo imbottigliamento si chiami “la storia di una torta” ci lascia immaginare qualcosa. Noi ci inchiniamo di fronte a una strategia così lucida e mettiamo il naso sopra al bicchiere, ché a noi il whisky di Glenmorangie piace tanto – meglio concentrarsi su quello, va’.
N: molto seducente e morbido, svela l’anima della distilleria ma al contempo non nasconde il peso della maturazione in Tokaji. Il naso è davvero zuccherino: la parte fruttata è di succo di pesca, albicocca, passion fruit, mandarino e uva passa. Cioccolato bianco, anche; una glassa imperante in ogni sua manifestazione, e poi una parte di latte, tra gelato alla crema e Galatine. Marzapane. Un filo di ‘acidità’ (fragole di bosco?) e una parte aromatica tra il Traminer e l’acqua di rose. Candele aromatizzate dolci, che scopriamo chiamarsi Yankee Candle.
P: dolce, molto dolce ma non stucchevole – si parte con un’acidità vinosa più netta, liquore di arancia, uva passa, un po’ di mango candito (tropicali artificiale). Vira verso lo scuro, scorzette di arancia dragée e liquirizia dolce ripiena. Tanta mela.
F: caffè dolce, marmellata di arancia, pesche cotte nel vino – e una chiusa finale di Slivovitz. Cioccolato.
Se non amate gli zuccheri, beh, non è questa la spiaggia su cui approdare – abbiamo infatti a che fare con un whisky molto dolce, la cui ‘costruzione’ si sente eccome. E però la sapienza di Bill Lumsden si fa sentire, il profilo pur se dolce resta sempre bilanciato e molto gradevole. Temevamo una strage diabetica, ma per fortuna l’abbiamo scampata: speriamo solo che i Glenmorangie in circolazione restino sempre tanti, e noi nella nostra camerata continuiamo a sognare delle espressioni in bourbon di media età a gradazione piena. 85/100.
Sottofondo musicale consigliato: Cake – War pigs.
2 thoughts on “Glenmorangie ‘A tale of Cake’ (2020, OB, 46%)”
[…] Glenmorangie ‘A tale of Cake’ (2020, OB, 46%) – 85/100 […]
[…] nel creare whisky progettati per “raccontare” appunto qualcosa. Un’idea di dessert, un ricordo di Natale, una sensazione di foresta. Oppure una versione del tutto originale di […]