Dopo Raasay, proseguiamo come garruli Cappuccetti Rossi nel bosco misterioso delle nuove distillerie, sperando di evitare i lupi e trovare tanti frutti di bosco per la crostata della nonna. Nostra nonna fa la crostata coi lamponi e il whisky, embè?

Rimaniamo sulla costa occidentale scozzese, ma scendiamo di latitudine, e precisamente nella penisola di Ardnamurchan, dove nel 2014 è stata inaugurata l’omonima distilleria, di proprietà del raffinato imbottigliatore indipendente Adelphi. Anche loro, per ammazzare il tempo e cominciare a rientrare degli investimenti, ogni anno dal 2016 immettono sul mercato una release: tecnicamente non è whisky, ma spirito invecchiato per un solo anno. Questa è la versione del 2018, la terza in assoluto, maturata in first fill sherry (5.000 bottiglie). A breve è atteso il primo single malt, dato che è appena stato annunciato sui canali ufficiali della distilleria. Noi fretta non ne abbiamo, intanto ringraziamo i ragazzi di Pellegrini – importatore italiano di Adelphi – per il sample.

N. solvente, inevitabile per un distillato così giovane. Poi però emerge il cereale e si attacca la rumba: liquirizia (nettissima, a pacchi), un filo di torba e quasi un senso polveroso, come un sacco di iuta pieno di chiodi di garofano: sì, oggi siamo immaginifici, ci sentiamo nella stiva di un galeone del Seicento. C’è anche una bella gelee al lampone e del toffee che tutto avvolge. Buccia di mela rossa, arancia, vaniglia e zucchero a velo. Incredibile in relazione all’età neonatale.
P. palate di liquirizia di nuovo, ora accompagnate da una torba più evidente. Somiglia quasi al tartufo, è una torba di terra, organica e umida. Qui spuntano i limiti dell’estrema gioventù: non è armonico, è mancato il tempo per amalgamare le spinte sensoriali contrastanti. In generale il palato è un po’ acre e acido.
F. uvette bruciate, liquirizia, polvere di caffè torbata.
Beh, beh, beh. La prima cosa che ci viene in mente, all’unisono, è: impressionante per avere un solo anno, soprattutto al naso. In bocca è evidente che è troppo presto, che il tempo non è un optional e che i difetti ci sono, ma a dire il vero non è neanche così disastroso. Di sicuro il mix sherry e torba qui funziona bene e si intravvedono grandissime potenzialità. Come da tradizione, se non c’è scritto “whisky” in etichetta non votiamo. Però lasciamo trasparire una certa soddisfazione, tipo il sorriso di De Niro alla fine di “C’era una volta in America”.
Sottofondo musicale consigliato: Booze & Glory – Too soon.
3 thoughts on “ARDNAMURCHAN 2018/AD Limited release n.3 (2018, OB, 55,3%)”
[…] Ardnamurchan 2018/AD Limited release n.3 (2018, OB, 55,3%) […]
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