Da tanto tempo non tornavamo a spendere parole sul core range di GlenDronach, che ormai da un paio d’anni è nelle mani del gruppo americano Brown-Forman, dopo la stagione dorata della gestione Billy Walker. Anche se non è l’entry-level della gamma, questo 12 anni è da tutti riconosciuto come il whisky alla guida del treno di GlenDronach: è maturato in un mix di botti ex-sherry (sia Oloroso che Pedro Ximenez), vediamo se questo treno si dimostrerà più degno di Trenitalia o della rete Shinkansen giapponese. Perché la metafora sui treni? Non sapremmo dire, non era neppure particolarmente efficace, anzi – ma tant’è, oggi ci piace così.

N: lo ricordavamo come un grande whisky, e continua ad esserlo in effetti. Il malto resta protagonista, in primo piano, con note di biscotti digestive, di brioche integrale. Molto fruttato, senza arrivare alla marmellata ma fermandosi alla gelée: di fragola e frutti rossi. C’è anche frutta fresca però, con la mela rossa a dominare su un tappetino di frutti di bosco. Biscotti allo zenzero e cannella. Scorza d’agrume (arancia).
P: l’alcol è molto educato, ma pizzica un pochino. Prosegue molto brioscioso, qui sembra forse un po’ più ‘arancione’ rispetto al naso: dominano l’albicocca e una brioche burrosa golosa e gustosa. Poi c’è la solita mela rossa, contornata da un’arancia disidratata in grande crescita: sì, l’agrume sale in intensità.
F: piuttosto lungo e pulito, con note di marmellata d’arancia, mela e biscotti burrosi.
È un entry-level che, come già abbiamo detto, non è un entry-level: ha una gran bella complessità, si lascia bere come se fosse un succo di frutta e mostra tutta la poderosa personalità di GlenDronach. Piace tanto l’equilibrio tra l’apporto delle botti di sherry e il malto, che resta persistente e vivo, anche qui. 85/100.
Sottofondo musicale consigliato: Ulver – Machine Gun and Peacock Feathers.
One thought on “Glendronach 12 yo (2019, OB, 43%)”
[…] Glendronach 12 yo (2019, OB, 43%) – 85/100 […]