JOHNNIE WALKER COMPIE 200 ANNI: QUATTRO IMBOTTIGLIAMENTI CELEBRATIVI
Nel 1820 John Walker, detto Johnnie, a soli a 14 anni apriva a Kilmarnock una drogheria specializzata in whisky e tè. Duecento anni dopo Diageo, proprietaria del marchio nel frattempo diventato il blended whisky più venduto al mondo, celebra l’anniversario con una serie di imbottigliamenti speciali.
Johnnie Walker Celebratory Blend: un omaggio al celebre Old Highland Whisky, il primo whisky della Johnnie Walker & Sons ad essere esportato in mezzo mondo, negli anni ’60 dell’Ottocento. Bottiglia da litro, gradazione a 51%, etichetta bianca vecchio stile e l’unica immagine esistente del negozio di John a Kilmarnock.
Johnnie Walker Blue Label 200th anniversary edition: il classico Blue Label, ammiraglia del core range, in un packaging che richiama le città e i simboli di due secoli di storia.
Johnnie Walker Blue Label Legendary Eight: per creare questo blend esclusivo, il team di JW&S ha utilizzato whisky di malto e grano provenienti da otto distillerie già attive duecento anni fa: Oban, Blair Athol, Lagavulin, Teaninich, Brora, Cambus, Port Dundas e Carsebridge. Gradazione di 43.8%, prezzo rivelato per ora solo per il mercato americano (350 dollari). Disponibile da ottobre.
Johnnie Walker Bicentenary Blend: Jim Beveridge e i suoi ragazzi hanno tratto ispirazione da un inventario delle spezie e dei prodotti in vendita nella drogheria di Kilmarnock. Per creare questo blend, hanno utilizzato whisky invecchiati almeno 28 anni, anche provenienti da distillerie chiuse e mitiche come Pittyvaich e Port Ellen. Il decanter (46%) sarà in vendita negli USA a mille dollari.
YOICHI E MIYAGIKYO APPLE BRANDY FINISH
A ognuno i suoi anniversari. Così alla Nikka hanno pensato di festeggiare i cento anni dalle nozze di Masataka Taketsuru con Rita Cowan con due imbottigliamenti speciali dei NAS delle due distillerie sorelle Yoichi e Miyagikyo. L’8 gennaio 1920 infatti si tenne il matrimonio che di fatto diede il via all’industria del whisky in Giappone. Perché però scegliere un finish in “apple brandy wood”? La risposta arriva dall’autobiografia di Taketsuru: uno dei primi prodotti della Dai Nippon Kaju fu infatti il succo di mela. Per l’ottantesimo anniversario delle nozze, nel 2000, fu prodotto un brandy di mela chiamato “Rita”. Oggi invece arrivano due whisky con un affinamento di sei mesi in botti che hanno contenuto brandy di mela per almeno 28 anni. Entrambi imbottigliati a 47%, di Yoichi ne sono state tirate 6700 bottiglie, 6450 di Miyagikyo. Disponibili su spiritacademy a 189 euro.
Ardbeg Scorch
Continua la fase zoofila e creativa di Ardbeg. Dopo la limited edition 2020 dedicata al gemellaggio ovino con la Nuova Zelanda (Ardbeg Blaaack) nuova release Committee only del 2021 si chiamerà Scorch e sarà caratterizzata dalla maturazione in barili pesantemente carbonizzati. “Dragon charred cask”, si legge sulla preview dell’etichetta, come se gli ex bourbon cask fossero stati bruciati da un drago nascosto nella Warehouse n.3. Un dram “fantastico” o solo fantasy? Aspettiamo fiduciosi…
lusso sfrenato: Black Bowmore 1964 & aston martin
Nel 1964 usciva “007: Missione Goldfinger” e la Aston Martin DB5 diventava un’auto mitica. Nello stesso anno, su Islay, la distilleria Bowmore installava una caldaia a vapore che andava a sostituire il fuoco diretto. Da questa (stiracchiata…) coincidenza ecco nascere il Black Bowmore DB5 1964, un’edizione ultra limitata di sole 25 bottiglie provenienti da uno stock di whisky distillato – ovviamente – nel 1964 e maturato per 31 anni in uno sherry butt di sherry Oloroso Williams & Humbert. Di fatto, con un’operazione un po’ così, qualche esemplare della terza edizione del Black Bowmore diventa la sesta edizione di Black Bowmore. Di rara sobrietà il packaging: la parte inferiore della bottiglia è infatti una sezione di un pistone del famoso coupè. Prezzo: 50mila sterline. Si attendono nuove release dalla collaborazione fra i due marchi. Preparate i mutui…
Arran Harmony Edition vol.3
A causa del Covid, l’annuale Arran Music & Malt festival si è tenuto solo in versione digitale, ma la terza edizione della limited release dedicata arriva in vetro, malto e packaging a forma di custodia di chitarra. L’Harmony vol.3 (1.000 bottiglie in tutto) sarà disponibile in distilleria e online, durante vendite programmate. La prima è stata l’11 agosto, le prossime saranno ogni lunedì dal 17 al 31 agosto, alle 11 di mattina.
Assemblaggio di malti maturati in sherry hogshead, french puncheon e bourbon barrel, è imbottigliato a 55.6% ed è in vendita a 100 sterline.
LOCH LOMOND: RESTYLING E 5 SINGLE CASKS
Loch Lomond si rifà il trucco e presenta il nuovo design del core range e delle espressioni Travel retail. Buon momento per la distilleria, che negli ultimi cinque anni è stata fra i marchi più in crescita a livello globale.
Il restyling passa attraverso un’estetica “più contemporanea” (brand e età del whisky più evidenti, ma senza rinunciare al cervo) e “descrittori sensoriali semplici”, ma la maggiore novità è l’ingresso di Inchmurrin 12 yo e Inchmoan 12 yo sotto il “cappello” del core range Loch Lomond. Insieme al Loch Lomond 12 yo, saranno la base del portafoglio, arricchito da Original, Classic, 10 yo e 18 yo. In attesa delle due nuove espressioni che verranno presentate in autunno.
Intanto continua la partnership fra la distilleria di Alexandra e gli Open di golf: sono stati presentati 5 single casks dedicati alle tappe dell’European Tour’s UK Swing (prezzo 90 sterline).
Hero Open (57.7%) dedicato alla Foresta di Arden e affinato in Sauternes.
English Championship (57.7% ABV) dedicato a Hanbury Manor e affinato in barili di rum.
Betfred British Masters (57.4% ABV) dedicato a Close House e maturato in un first-fill Limousin cask.
Wales Open and Celtic Classic (58.2% ABV) dedicato al Celtic Manor e invecchiato in Oloroso.
UK Championship (57.7% ABV) dedicato a The Belfry e invecchiato in Porto Tawny.
compass box “rogues’ banquet”
Il mitico marchio di blended Compass Box compie 20 anni e festeggia con un’edizione speciale, “dedicata ai gourmand e agli edonisti che dal 2000 ci seguono”. Rogues’ Banquet è un blended che unisce single malt da Miltonduff, Clynelish e Glen Elgin e whisky di grano dalla North British Distillery, è imbottigliato a 46% e non sarà né colorato né filtrato a freddo. Curioso anche il mix di botti: refill hogshead, recharred barrel, recharred hogshead e first-fill bourbon barrel. Menzione d’onore per l’etichetta pantagruelica, che tra maiali, filosofi sdraiati e una rana in livrea sembra un mix fra Bosch e La scuola di Atene di Raffaello. Il prezzo? 185 sterline su whiskyexchange.
ROCK ISLAND SHERRY EDITION
In occasione per l’Oyster Day (5 agosto), Douglas Laing ha presentato una nuova edizione del blended malt Rock Island in sherry. Il marchio – che è andato a rimpiazzare il vecchio Rock Oyster – è stato pensato perché “gli aromi degli sherry butt si accordano perfettamente con un whisky marittimo e torbato e con i frutti di mare”. Classica composizione del blend, con malti isolani da Arran, Islay, Jura e Orcadi. Imbottigliato a 46.5%, in vendita a 45 sterline circa.
KAVALAN STR
Kavalan – una delle due distillerie di Taiwan – ha guadagnato una ribalta internazionale nel 2015, quando la sua espressione Vinho Barrique fu premiata a sorpresa come miglior single malt al mondo da Whisky Magazine.
Il nuovo rilascio – come il Vinho barrique – sarà invecchiato in STR casks, ovvero “shaved, toasted and recharred”, un tipo di botti sempre più utilizzato (vedi una recente espressione di Kilchoman). Farà parte di una serie di 4 whisky natalizi e verrà prodotto a partire da orzo torbato. Si tratta di una novità assoluta, perché l’unico Kavalan torbato (il Peated cask) prodotto finora ricavava le note affumicate da barili che avevano contenuto whisky torbato.
STR arriva dopo il lancio – fra 2019 e 2020 – della Distillery Select Series, che finora raccoglie il No.1 e il No.2 e che amplia l’offerta entry level della distilleria.
CLAXTON’S SUMMER RELEASE
Riceviamo comunicazione dell’imminente arrivo in Italia del batch estivo degli imbottigliamenti 2020 di Claxton’s. Si parte con un Mannochmore 9 in sherry, Bunnahabhain Stoisha 6 anni in bourbon, un Glen Garioch del 2011 in Ruby Port, poi Tomintoul 15 in sherry, un Bruichladdich Rhinns in Madeira del 2011, un octave di Tobermory in refill Sherry e un Aberlour del 1992 in bourbon. Come al solito, tenete d’occhio Whiskyitaly per sapere quando le bottiglie saranno disponibili – manca poco.
CHICHIBU 10 YEARS OLD
Lungamente atteso, sembra che finalmente il primo 10 anni di Chichibu sia ora in dirittura d’arrivo. L’etichetta qui sopra circola da giorni, ed è relativa all’edizione americana: non sappiamo la tiratura (non è detto che siano 5000 bottiglie, sono tutti dettagli che possono essere ancora modificati), non siamo sicuri della gradazione, ma di certo sappiamo che è in arrivo. Mettetevi ai blocchi di partenza.
BENRIACH SMOKE season
Anche Benriach si sta rifacendo il look, puntando evidentemente sul minimalismo (è il trend attuale? queste etichette ci ricordano quelle nuove di Benromach…), e ne approfitta per lanciare alcune nuove edizioni: tra queste spicca Smoke Season, il più torbato Benriach mai messo sul mercato, invecchiato in barili ex-bourbon e in toasted virgin oak, imbottigliato alla gradazione di 52,5%.