Jura, povera Jura: una distilleria a due passi da Islay (è sull’isola di fronte a Islay, se voi distrattoni non ve ne foste accorti) con una fama completamente annichilita da quella delle vicine. Certo, in passato la qualità è stata ballerina, ma di recente sembrano aver orientato il timone nella direzione corretta; anche se, c’è da dire, il nome e il concept di questo imbottigliamento non sono dei più invitanti. Seven Wood, ovvero sette legni: botti ex-bourbon, e poi sei legni francesi (vini Allier, Les Bertranges, Limousin, Jupilles, Troncais e Vosges). Va bene che ‘cask is king’, ma qui forse si esagera…

N: molto strano. Con un nome del genere, uno si aspetta una sverniciata di legno, e invece… Riesce ad essere curiosamente scisso tra un distillato molto nudo (e neppure tanto convincente, a dirla tutta, c’è una punta aromatica alcolica che ricorda i distillati dell’est Europa) e un legno annacquato, molto trucioloso. Albicocca, caramelle alla pera; miele Ambrosoli. Di fianco, qualche nota erbacea (rosmarino?) e minerale.

P: conferma la stranezza del naso. Si sente ancora il sapore dell’alcol, pur non avendo impatto alcolico (il che appare un problema, visto da qui), e resta nel complesso molto slegato. Uvetta passa e polvere di cacao. Ancora trucioli di legno; diviso ancora tra questo senso di legno lucido, un po’ dappoco, e un distillato – tipo – di prugne balcanico.

F: un sospiro, forse lievemente torbato e un po’ tostato.

Purtroppo questo Seven Wood è proprio deludente, e pare soprattutto un difetto di pensiero: l’apporto dei legni, solitamente molto attivi e molto marcanti, qui è irriconoscibile e assai diluito, difettando in intensità e in qualità dei sapori. Peccato, speravamo in una diversa piacevolezza: 71/100.

Sottofondo musicale consigliato: Madrugada – Honey Bee.