Per quanto siano molto difficili da reperire in Italia, noi abbiamo un occhio di riguardo verso l’imbottigliatore tedesco Malts of Scotland: questo perché difficilmente siamo rimasti delusi da un whisky delle loro selezioni (i pochi che abbiamo bevuto li trovate qui, ma altri arriveranno…). Oggi assaggiamo un Clynelish – e se ci leggete davvero sapete che abbiamo più che un debole per la distilleria di Brora – distillato nel 1982 e imbottigliato due anni fa, nel 2011, poco prima di compiere trent’anni. La botte è ex-bourbon, con tutta probabilità un second fill, e il colore è paglierino chiaro chiaro.
N: di grandissima intensità e ricchezza, immediatamente, e al contempo squisitamente austero e ‘nordico’. Riconosciamo i cliché della distilleria: lieve torbatura, lieve marinità (salamoia) e grandi, grandissime suggestioni minerali. Poi al fianco c’è una dimensione più ‘dolce’ davvero monumentale: miele, torta alla crema (torta di pere?), pasticcini di frutta… Notevole cremosità. Note di limone candito, mela gialla, banana ancora un po’ acerba. Punte di legno umido; note di zucchero di canna, ma anche lievemente erbose… Che complessità, che varietà. C’è poi una potente nota di cera che asseconda l’affumicatura (appena percettibile, ma crescente col tempo).
P: bello profondo, ancora più ‘minerale’ e nudo, almeno in attacco; poi la dolcezza cremosa che vien fuori si fa bilanciare da una nota amara, legnosa. Ne vien fuori un sapore molto particolare, diciamo “scuro” (fabbrichiamo sinestesie dal 1983: whiskyfacile.com, e sai cosa leggi), di grande, maltosissima personalità. Mandorle come se piovessero, molta orzata, zucchero di canna, miele, agrumi (limone, soprattutto, ma anche pompelmo rosa), ancora banana verde, suggestioni vegetali (erba fresca, proprio)… Poi un muro di cera, totale, seguito – verso il finale – da note pepatine.
F: ancora cera, lunghissima e intensa. Grandissima eleganza. Mandorle, note di legno, suggestioni ancora di pompelmo, ad accompagnare la lentissima morte di una cremosità che lotta fino all’ultimo.
Signori e signore, ecco un Clynelish sfavillante in tutta la sua austerità: semplicemente eccellente, porta trent’anni sulle spalle come se fossero bricioline, come se il tempo passato in botte non fosse che un puntino nella linea dell’eternità. Un whisky pieno, che non ammicca mai, nonostante la rutilante cremosità bourbonesca: resta sempre composto, elegante… Se fosse un attore, sarebbe Micheal Caine; l’unico, grosso difetto è che a un certo punto finisce… 92/100 è il nostro giudizio, mentre Serge la pensa così e Ruben così.
Sottofondo musicale consigliato: Sonny Rollins – Alfie, colonna sonora dei titoli di coda di un film che tanto ha reso celebre il buon Michael Caine.
One thought on “Clynelish 1982/2011 (Malts of Scotland, 53,7%)”
[…] Clynelish 1982 (2011, Malts of Scotland, 53,7%) – 92/100 […]