Qualche giorno fa, colti da un’improvvisa voglia di benessere estremo, siamo andati a trovare l’amico di bevute Luca Perego, che tra i suoi mille pregi annovera anche quello di essere un barman appassionato di whisky. Bravo, bello e simpatico il caro Luca, ma la sua mossa killer ce l’aveva sfoderata solo qualche giorno prima come se niente fosse: “Ehi ragazzi, perché non venite a trovarmi all’hotel 5 stelle dove lavoro sul lago di Como?”. Che imperdonabile leggerezza, e infatti eccoci invadere con la leggiadria che ci contraddistingue quest’oasi di pace, cui è stata giustamente dato il nome Sereno, appoggiata sulle placide sponde del lago in località Torno. La quiete degli ambienti e l’armonia degli arredi interni si intonava alla perfezione con la tiepida giornata di fine estate che ci è toccata in sorte, tanto che per un attimo la nutrita bottigliera del cocktail bar è passata in secondo piano. Ma è stato solo un attimo di sbandamento, poi per fortuna ci siamo ripresi e abbiamo fatto due chiacchiere col giovanissimo barman Stefano Giacomelli, astro nascente della mixologia, già perfettamente a suo agio dietro a un imponente bancone di marmo, che probabilmente si potrebbe barattare con un monolocale, e soprattutto a suo agio nel tenere tra le mani una bottiglia come il Macallan N. 6 (vien via facile con circa 3500 euro). Sfortunatamente lo staff del Sereno non ha acconsentito alla nostra ragionevole richiesta di un drink preparato con questo Macallan in Lalique, ma non ci siamo persi d’animo, facendoci preparare un signature di casa Sereno. Il suo nome è 716, ovvero sia l’interno telefonico del bar dell’hotel. Colpo di genio!
Stefano, coi suoi 20 anni non ancora compiuti, ha fatto una scelta in apparenza provocatoria, che però a conti fatti ci ha impartito una lezione. Tra tutto il ben di Dio che aveva a disposizione ha pescato un Johnny Walker Red Label, utilizzandolo senza battere ciglio come ingrediente principale del cocktail. Sicuramente un azzardo, soprattutto per un drink on the rocks, dove facilmente un blended senza troppa struttura avrebbe potuto scomparire. Invece, grazie a una mano già esperta, ci siamo trovati ad aggiungere benessere a benessere, in una spirale di edonismo apparentemente senza via d’uscita. Ma abbeveriamoci direttamente dalle vive parole del bartender: “‘L’idea è quella di fare un bizzarro incrocio tra due drink molto famosi: da una parte aromatizzo le pareti del bicchiere con Angostura in stile Sazerac, andando a richiamare anche a livello gustolfattivo questo drink con la tintura di Artemisia; dall’altra però la lavorazione è simile a quella di un Manhattan, anche perché usiamo sia whisky che Angostura e lavoriamo nel mixing glass. L’Americano Cocchi dona un tocco amaricante, mentre lo sciroppo di zucchero effettivamente deve garantire quella struttura che altrimenti mancherebbe”.
Ingredienti
3 cl Johnny Walker Red Label
2 cl Elisir Gambrinus
1 cl Americano Cocchi
2 spoon tintura di Artemisia
1 spoon sciroppo di zucchero
(pareti del bicchiere bagnate con Angostura)
Ci piace quando tutti portano a casa qualcosa da un’esperienza. Noi abbiamo imparato che il lago di Como sa essere un luogo di rara amenità e che, quando si parla di miscelazione, la qualità di un whisky non è l’unico elemento da considerare per creare qualcosa di buono. Lo staff del Sereno invece ha imparato che ricevere due blogger alle tre del pomeriggio può non essere una buona idea per l’integrità della bottigliera, persino se i blogger hanno dimenticato a casa i sample (eh sì, oramai stiamo invecchiando anche noi e ogni tanto commettiamo errori imperdonabili). Un ringraziamento finale va ancora a Luca Perego, che per tutto il pomeriggio ha mescolato magistralmente sacro e profano, regalandoci le suggestioni di una location da panico inframezzate da racconti di gioventù sulle peggiori periferie milanesi. Ora vola Luca, e cerca di divertirti ancora di più a St Barth, l’isoletta caraibica dove con grande umiltà la proprietà del Sereno ha appena aperto un nuovo hotel.
One thought on “716 – Il Sereno, Torno (Como)”
[…] Jacopo e Giacomo, nella morbidità della lobby bar de Il Sereno, l’hotel di lusso dove sono venuti a trovarmi sul lago di Como, mi proposero di scrivere su Whiskyfacile, probabilmente avevano già aperto […]