La vecchia collina con i fienili – questo significa in gaelico Old Ballantruan – è il marchio con cui la distilleria Tomintoul commercializza dal 2005 il suo single malt torbato, per cui si utilizza malto a 55 ppm distillato per due settimane ogni anno. Tomintoul vista da un drone sembra esteticamente uno zuccherificio polacco, in realtà produce uno spirito particolarmente gentile, e anche particolarmente poco considerato nel mondo pregiudiziale dello Scotch. Oggi assaggiamo il 15 anni, che spicca per bruttezza del packaging e infatti lo hanno dismesso qualche anno fa. Insomma, ragazzi di Tomintoul, due sterline in artwork e grafica investiamole, vi preghiamo, che sembra la confezione del Tabasco della Lidl.

N: la torba c’è, è decisa ma non aggressiva. E si fonde con una nota di chewing gum all’uva. Fragolina di bosco, ribes, litchees, il tutto sui toni della dolcezza e della freschezza. Porridge alla cannella zuccherato, con accanto un braciere acceso e fumante. Anche canfora a sprazzi, e legno di incenso. Pian piano spunta anche una nota più sporchina, che non arriva alla carne ma si ferma al brodo di dado. Limone, vaniglia e tabacco. E ha qualcosa di Islay, pure. Ma anche un accenno di Crystal Ball, tipo vernice o esteri. Curioso, bel carattere.
P: eh, un po’ un su e giù. L’ingresso è dolce, molto su orzo, zucchero e mela gialla candita. Poi arrivano due schiaffi che non si sa bene chi te li abbia affibbiati, se la torba – qui più sfacciata e bruciata, acre – oppure l’alcol, che un po’ pizzica. Meno intrigante del naso, con caramello, succo d’arancia zuccherato e un senso di crema Danette affumicata alla vaniglia. Nel retrogusto spunta qualcosa di balsamico e chimico, bagnoschiuma al pino silvestre, levistico, erbe officinali.
F: non lunghissimo e un po’ piatto, zenzero, carboni e legno bruciato. Pizzicore alcolico e un inaspettato sale.
Allora, la parabola sensoriale è un po’ discendente, ma il punto di caduta non è male: 83/100. Il naso è la parte migliore, riesce ad accordare bene la torba e il distillato, che ha la meglio ed è cosa buona. Il palato fa un piccolo passo indietro, più che altro per una certa instabilità del sorso. Il finale la cosa meno convincente. Fatta questa premessa, non è mica un cattivo whisky, anzi funziona ed è una bella sorpresa, molto autunnale e anche beverino.
Sottofondo musicale consigliato: 1000mods – Road to burn