“Qualche volta, se piove merda e qualcuno deve metterci un ombrello… E chi chiamerai?”.
Non i Ghostbusters, ma la serie Flora & Fauna, che va sempre bene per una recensioncina di alleggerimento. Oggi tocca allo Strathmill, che da un rapido esame del nostro archivio risulta essere il primo imbottigliamento ufficiale che beviamo della distilleria di Keith. Non è che ci sia poi tanto da raccontare di Strathmill, nata Glenisla/Glenlivet a fine Ottocento e di fatto utilizzata soprattutto per i blended. Quindi beviamo e poche ciance. Il colore è un paglierino carico.

N: il naso è immediatamente molto vanigliato, caramello, caramelle, mou, brioche. Insomma il barile ex bourbon e abbastanza evidente, così come il carattere maltoso del distillato. Ci sono poi limonata zuccherata, mele gialle e buccia di mela renetta, a dare un nonsoché di acidino. Gelée all’arancia, triple sec, un sentore di cantina nuova, di quelle con legno fresco ovunque, anche nelle travi. Molto standard, però l’alcol è più evidente del previsto. Tutto qui? Eh, tutto qui. Volete venire voi a trovarci cose più originali? Prego, accomodatevi!
P: prosegue sulle note del secondo naso, cioè non troppo dolci e più severe, tra legno, cereale e agrumi. Immediatamente secco, con chips di mela disidratata, albedo di limone, parecchio barile con parecchie spezie (zenzero, pepe bianco): ricorda certe birre poco luppolate. Il palato si asciuga molto, il mouthfeel è tagliente. Ma è un tagliente quasi sbagliato, perché l’alcol è troppo sgarbato e manca tutta la parte di sostanza, di “ciccia”. Anche il malto si sente poco, la frutta non è polposa, la dolcezza un po’ banalotta. Delusion.
F: corto, ancora fra alcol, zucchero e legno. Non indimenticabile, eh. Il pizzicorino (non il gusto) prosegue.
L’olfatto non è originale ma ci sta. Il palato e il finale no. Anzi, è come se più si andasse avanti e più le cose degenerassero, le note si facessero maleducate e tristanzuole, l’effetto fosse sempre più spiacevole. Diciamo che se ne apprezza la nuda semplicità, e basta: 77/100.
Sottofondo musicale consigliato: Young Signorino – Mmh ha ha ha