Persistiamo nella nostra meritoria opera di recensire whisky pre-pandemia. Oggi tocca al secondo batch del The Hive a grado alto (non si può dire sia grado di botte, questo “batch strength è una supercazzola), un blended malt creato da Wemyss con malti dello Speyside scelti per la loro spiccata dolcezza: che idea originale eh? Ne hanno pure fatte 9mila bottiglie. La versione base, un 12 anni, l’abbiamo già recensita e non in maniera del tutto lusinghiera. Ma noi vogliamo tutto. Il colore è paglierino.
N: si apre con quel mix di miele d’arancia e mele golden che ha fatto la storia dei malti dello Speyside. Ah, non l’ha fatta? Eh, allora la farà. Molto fresco, primaverile, tanto polline, tanto giallo, yogurt agli agrumi Vipiteno. Proprio Vipiteno? Quello teniamo in casa, quello ci è venuto in mente, guagliò. Ciocorì bianco, barrette all’avena e miele e quel tocco di canditi che viene dal distillato giovincello. Anche una certa dose di cremine, dal budino alla vaniglia alle creme al limone.
P: tutta la ricerca della dolcezza ha avuto un suo perché. In effetti il palato si apre piacevolmente dolce, con biscotti alla mela, vaniglia, dolcetti allo zafferano e ricotta. Poi ecco gli agrumi, iridescenti e favolosi come gli anni Ottanta: limone candito, buccia di limone, Grand Marnier… Agrumi e zucchero rendono la vita più facile. Però non pensatelo una specie di limoncello, eh. Rimane comunque teso, grazie al distillato magro e scattante. Acqua tonica al pompelmo, tocchi di erbe aromatiche, un qualcosa di saporito nel retrogusto, come di arachidi salate.
F: media lunghezza, pastafrolla, crema pasticcera, lemon curd e liquore limone e salvia.
Un bell’86/100, altroché. Niente a che vedere con il 12 anni, questo è un signor blended malt, piacevole, intenso, carico, teso. E soprattutto è scattante, la parte agrumata rende tutto più acidino e dinamico, l’alcol è evidente senza svaccare e sostiene i sapori. E soprattutto la dolcezza viene ben bilanciata. Ben fatto.
Sottofondo musicale consigliato: Clutch – Firebirds