“Dal cuore dell’Irlanda”, si legge sull’etichetta di Egan’s. Senza scomodare i cardiologi e guardando invece la cartina geografica dell’isola verde, si capisce perché: la famiglia Egan, giunta alla sesta generazione in distilleria, da metà Ottocento vive, commercia e imbottiglia a Tullamore, che in effetti è proprio al centro del Paese. Il core range di Egan’s è vario, ma fra i vari rilasci ci sono anche parecchi single malt. Tutti distillati da impianti non dichiarati, ma questo ormai lo avete capito: gli irlandesi nel whiskey sono trasparenti come i finestrini di un rallista. Ad ogni modo, il qui presente Fortitude è un NAS maturato in barili ex Pedro Ximenez. Com’è? Non fateci fretta, intanto sappiate che il colore è oro antico.

N: una coltre di cioccolato ci fa ciao. Un cioccolato acido, quasi andato diremmo. E ci sovviene anche un’altra cosa: i cioccolatini ripieni di grappa. Perché comunque la gioventù del distillato emerge. Dicevamo dell’acidità, che mica si limita al cioccolato. No, prende anche la via dei frutti rossi (lampone) e delle mele: aceto di mele e mele da sidro. Uva fermentata e prugne secche. In sostanza un naso dominato dallo sherry, dolce ma con l’accento sui toni più acuminati.

P: beh, dopo l’olfatto un po’ caustico poteva andare peggio: poteva piovere! No, tralasciando “Frankenstein Jr”, in bocca le cose migliorano. La grappa c’è ancora, ma si quieta l’acidità. Di nuovo molto cioccolato, miele di castagno e frutta rossa varia. Sherry più asciutto, vinosità comunque non devastante. Disturba un po’ una nota di cartone che non quadra perfettamente. Di sicuro non è particolarmente elegante.

F: dolce/amaro, panettone bruciato con l’uvetta e cacao in polvere. Su un cartone…

Il 10 anni base ci era piaciuto decisamente di più. Qui, come spesso capita con gli invecchiamenti in PX, il distillato abdica troppo velocemente, lasciando campo a qualsiasi nota vinosa gli venga appiccicata addosso. A dirla tutta, se uno si dimenticasse di annusarlo sarebbe pure quasi sufficiente. Il fatto è che l’acidità di cui è pervaso lo rende poco amichevole. E se un entry level non è amichevole, che entry level è? Ad ogni modo, non siamo fiscali, non è una tragedia: 80/100.

Sottofondo musicale consigliato: Jefferson Airplane – White rabbit