Ogni anno, quando a fine novembre arriva il Black Friday, gli appassionati di whisky mettono la sveglia presto perché The Whisky Echange, il primo e più grande ecommerce di whisky al mondo, mette sul mercato un imbottigliamento speciale che solitamente va esaurito in un battito di ciglia. Quest’anno è toccato a questo 21enne, di una distilleria dello Speyside non dichiarata in etichetta (ma dichiarata altrove: è Glenburgie) – una menzione d’onore al prezzo, dato che costava solo 80 sterline, che per un Glenburgie di 21 anni a grado pieno, insomma, è veramente poco… Un assaggio di questo whisky è comparso nella nostra blind session della settimana scorsa, e dunque le note che seguono sono state scritte rigorosamente senza sapere cosa avessimo davanti.
N: risultano distillerie a Copacabana? No, perché dal bicchiere si spandono note di samba, una tropicalità semi-divina. Maracuja fresca bella acida, sorbetto al mango, una guizzante sensazione citrica, diremmo di carambola: delizia. Un naso comunque affilato, con una puntina di alcol. Profuma di Tropici, ma qui siamo per forza nello Speyside. Sotto il bikini, c’è di più: un tocco polveroso di caramella Leone alla frutta, e anche di vecchia carta, emeroteca. Al di là di questa sfumatura che denota una certa età, nel complesso è molto fresco e vegetale. Il bicchiere vuoto profuma goduriosamente di cioccolato bianco, con quella eleganza polverosa di cui sopra.
P. pazzesco l’impatto. Citrico, molto tropicale e fruttato, perfettamente coerente col naso (ananas, maracuja, frutto della passione). Si aggiungono kiwi e litchies, a testimoniare un’acidità pimpante. Yogurt al limone dolce. Aguzzo e delicato, meno cremoso del naso. C’è anche un curioso e inatteso guizzo salato, sapido. Lemongrass. Sullo sfondo non possiamo non citare un panno di vaniglia e marzapane. Nel suo essere cangiante, l’ultimo palato torna a farsi acido, ma assume una dimensione a suo modo casearia: burro quasi rancido, crescenza. Alcolico senza essere sgarbato.
F. pulitissimo, lungo, agrumato. Un mirabile gioco di dolcezza discreta e acidità (pompelmo rosa). Più profumato e aromatico, e con un tocco di cera a fare da ciliegina sul dram.
Un fantastico whisky che procede per fiammate, a ogni sorso spuntano nuove suggestioni. A un naso tropicalissimo (con quella maracuja che riporta Giacomão alla sua adolescenza giovane e libera) segue un palato articolato e da urlo. Grado alto e non sentirlo ed impressionante assenza di legno. Pulito, perfetto, paradossalmente quasi troppo: ci fosse un piccolo particolare estraneo a dare un’extra complessità, sarebbe gloria imperitura. Detto questo, è comunque gloria: 91/100.
Sottofondo musicale consigliato: Colapesce – Splendida giornata.