Non ci capita spesso di imbatterci in nuovi Glenmorangie: ed è un peccato, perché abbiamo un occhio di riguardo per questa distilleria delle Highlands, caratterizzata da un distillato leggero e delicato, molto fruttato, in virtù dei proverbiali pot stills molto alti. Oggi assaggiamo una versione esclusiva per i Duty Free, in bottiglia da litro, un NAS nomato ‘Dornoch’: come sapete, a Glenmo’ amano sperimentare coi legni, e questo malcapitato – si fa per dire – è invecchiato in botti ex-bourbon first fill e finito in ex-sherry Amontillado.
N: ha quella gentile eleganza da Glenmorangie, declinata qui verso la gioventù. Note di malto e di lieviti si sommano ad agrumi canditi e mela verde. Il finish in Amontillado non pare essere eccessivamente connotante, lasciando solo una nota vinosa che però vien fuori solo a tratti. Latte caldo zuccherato e un senso di brioscia: un whisky da colazione? Pera. Burro fresco.
P: in bocca il distillato si nasconde, e il complesso pare decisamente più cask-driven: tornano brioche, latte caldo e pera, ma come avvolti da un alone di vaniglia. Il corpo ha una buona intensità, ma c’è una nota leggermente alcolica che forse rivela come maturazione (in legno) e maturità (nella levigatura dei difetti) non vadano sempre a braccetto. Un pelo limonoso.
F: pulito, pulitissimo, tra malto e limone. Lungo ma non troppo.
Non si può condannare un malto decisamente onesto, che al naso si fa apprezzare per la piacevolezza del distillato: al palato resta invece semplice ma (leggermente) slegato, e per questo il nostro giudizio sarà di 81/100.
Sottofondo musicale consigliato: Bohren & der Club of Gore – Destroying Angels.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=xY1wBUrdRFg]
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[…] Glenmorangie ‘Dornoch’ (2015, OB for travel retail, 43%) – 81/100 […]