Il cerchio si chiude: questo nostro tour in Littlemill indipendenti è iniziato la scorsa settimana con un single cask ex-sherry selezionato e imbottigliato da Silver Seal, si chiude quest’oggi ancora con un single cask di Silver Seal, questa volta di 23 anni ed ex-bourbon. La bottiglia è dell’ultima serie di rilasci del marchio ‘modenese’, da cui attingeremo ampiamente nei prossimi giorni; le etichette ci paiono molto belle, variando il tema tradizionale della grafica Sestante / Silver Seal – da sempre aspetto molto curato dalle parti di Formigine.
N: alcol davvero poco invasivo… La caratteristica principale è l’eleganza incredibile: dispiega un’intensità d’aromi clamorosa, ma tutto ci pare perfettamente levigato e al posto giusto. Ancora c’è un malto brioscioso e a tratti erbaceo (proprio erba fresca), ma più composto, più elegante – un ottimo naso che in qualche modo ci ricorda il Littlemill di Cadenhead’s, che però a confronto pare ruffiano e quasi eccessivo, sbilanciato. Al di là del paragone, troviamo un teorema di frutta davvero maestoso: agrumi freschi, fico d’India, pera, ananas… Intenso, ma delicato. La vaniglia è appena accennata, con invece lievi emersioni mandorlate. Un che di zucchero di canna, forse sciroppo d’acero?, anche qui solo accennato.
P: una dichiarazione d’amore alle Lowlands. Esordisce con grande coerenza: pienezza e pervasività ancora alle stelle, e tutto in perfetto equilibrio. Si sente nitidamente un malto erbaceo pulitissimo a cui seguono calde suggestioni di frutta gialla matura (pera, cocco, arance e limoni, ancora ananas). Anche mieloso e sciropposo (di nuovo ci vengono in mente sciroppo d’acero e zucchero di canna), ma non è mai cremoso o melenso, anzi: il contesto generale riesce a risultare secco, di eccezionale pulizia, pur con tutta un’opulenza fruttata. Poi accade “o miracolo”: tutto si ricompone in fretta, richiudendosi su note amare, di malto erbaceo veramente godibili.
F: cocco, frutta secca accennata (una sorta di mandorla), nocciolo di limone, ancora malto (biscotti integrali).
Qualità e quantità, eleganza ed onestà; insomma è #tantaroba. L’anima contadina di Littlemill qui è assolutamente rispettata dalla botte, che agisce levigando asperità e regalando momenti di vero piacere. Alla fine di questa Littlemill parade, questa bottiglia si guadagna il gradino più alto del nostro (sempre discutibile) podio: 92/100, grazie a Betty e Max per il sample.
Sottofondo musicale consigliato: Al Green – How Can You Mend A Broken Heart
One thought on “Littlemill 23 yo (1990/2013, Silver Seal, 54,8%)”
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