Taketsuru – oltre a essere il cognome di Masataka, l’uomo che un secolo fa importò i segreti dello Scotch in Giappone – è uno dei marchi storici di Nikka, accanto a Yoichi e Miyagigkyo. Al contrario di questi due, che sono single malt di due differenti distillerie, Taketsuru è un vatted malt delle due. Il base ha etichetta nera, questo che è il 17 anni ha etichetta bianca. Ma non è che recensiamo il secondo per motivi di discriminazione cromatica eh, semplicemente nel master sui whisky giapponesi di Claudione Riva questo c’era.
N: uno zabaione al mango ci accoglie, e ci dispiace non aver mai trovato lo zabaione al mango nella carta dei dessert dei ristoranti che frequentiamo (i Burger King e i besuntos di San Siro, ovviamente). La frutta è molto matura: ananas e durian maturo, con quella sensazione di quasi-marcescenza. L’umidità sugosa della frutta prende anche una via un po’ più sherrosa, di uvette inzuppate, datteri, prugne cotte. C’è qualcosa del cognac in tutto questo, soprattutto in una certa aria floreale. Col tempo, cresce una nota di cedro e una di torbina lieve. Ah dimenticavamo il legno, che c’è (humidor dei sigari, té) ma senza essere sgradevole.
P: non intensissimo, ma senza dubbio elegante. La frutta è evoluta, come se il sugo dell’olfatto si fosse seccato nel frattempo. Il resto sono ancora datteri, uvette e prugne. Diventa più asciutto e astringente, con noccioli di amarena, legno affumicato, pepe nero. Addirittura cenere fredda, come se un camino fosse rimasto lì per qualche giorno. L’arancia è molto presente e in generale il palato è parecchio oleoso, viscoso. Mandorle e cacao.
F: lungo e insospettabilmente avvolgente. Pepe e Amaretto, spezie e dolcezza.
Avevamo letto recensioni decisamente critiche, come per esempio quella di Serge, ma bisogna anche dire che era una bottiglia di quasi dieci anni fa e – lo abbiamo imparato sulla nostra pelle – i whisky cambiano nel tempo, anche se non cambia l’etichetta. Insomma, alla fine ci è piaciuto, ci sembra che il mix di malti sia particolarmente riuscito e anche l’equilibrio sia raggiunto. Ecco, tutto è sui toni dell’eleganza più che su quelli dell’intensità, ma è giusto così e anche le botti sherry contribuiscono. La cosa migliore: il palato, con quella bella oleosità. 87/100.
Sottofondo musicale consigliato: Elbow – Gentle storm
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[…] Taketsuru Pure malt 17 yo (2020, OB, 43%) – 87/100 […]