Qualche mese fa Jacopo ha girovagato parecchi festival, perché è un uomo in carriera e il logorio della vita moderna comporta anche questi oneri. Oltre a Limburg, è anche andato al Roma Whisky Festival, da cui è tornato con una serie di gustosi samples. Oggi ne peschiamo uno molto working class, un Mortlach di 30 anni imbottigliato da Gordon & MacPhail del 2000, portata e aperta a Roma da Enrico Gaddoni di Catawiki. Il colore è rame.
N: sarà la “bestia di Dufftown”, ma per ora si nasconde sotto il tavolo. Inizia timido, ma subito in controluce lascia presagire un intrigo di sherry e marmellata, sughi e bestemmie di gioia. Andiamo con ordine, che il giubilo e il caos sono spesso fratelli. Dopo la timidezza iniziale si apre la frutta, che è polposissima e dominante: pesche, pere, melone, sciroppi vari. Poi c’è la parte umami, legata al dna della distilleria e allo sherry, che però è secondaria e ricorda molto il jerky beef, quelle striscette di carne essiccata un po’ dolcine. Anche cuoio. Infine c’è un legno quasi resinoso, con nocciole, liquirizia, cacao e pepe. Messa così è tutto facile, ma la realtà è che i tre filoni si intrecciano, prevalgono a intermittenza e si amalgamano alla grande.
P: incredibilmente masticabile, sembra di dare un morso a un nettare di grasso, crema e confetture. Anche qui bisogna scomporre: la prima suggestione è la crema di cioccolato, ma non di quelle svenevoli e industriali. No qui è proprio un budino spesso al cioccolato fondente. L’effetto avvolgenza, quello che ti imballa il palato, continua con una nota di grasso di prosciutto e di marmellata di frutti rossi (ciliegie, fragole). Pieno, ingombrante, ci sono pesche all’amaretto e prugne secche, ci sono noci e rabarbaro. C’è l’anima della botte di sherry più che la sua pelle, nel senso che non si sentono i tannini selvaggi, quanto la profondità del legno, i suoi sentori più viscerali. Che tasting notes da gastroenterologi, oggi!
F: qui il legno lascia la sua firma di astringenza dopo 30 anni: chinotto, ancora cioccolato amaro, rabarbaro e té iper infuso. Qualcosa di sapido, ancora, in lontananza.
Un whisky ermetico, di ardua comprensione. O meglio, che sia buonissimo lo capisce anche uno sventurato colpito da anosmia, ma è un Mortlach non urlato, molto posato e riflessivo. Per noi questo è il livello di bestialità perfetto, perché la parte carnosa c’è, è percepibile, eppure si inchina giustamente alla frutta e al corpo del distillato. Diciamo che la bestia mostra il suo profilo migliore. Che sarebbe migliorerrimo (neologismi bestiali) con una gradazione più sostenuta. Rimaniamo nei territori del 91/100, non uno di meno.
Sottofondo musicale consigliato: Scorpions – Unleash the Beast
One thought on “Mortlach 30 yo (1970/2000, Gordon & MacPhail, 40%)”
[…] Mortlach 30 yo (1970/2000, Gordon & MacPhail, 40%) – 91/100 […]