TASTING NOTES

Aberfeldy(5)

Aberlour(12)

Abhainn Dearg(2)

Ailsa Bay(2)

Allt-a-Bhainne(1)

AnCnoc(6)

Ardbeg(55)

Ardmore(17)

Ardnamurchan(2)

Arran(24)

Auchentoshan(9)

Auchroisk(8)

Aultmore(7)

Balblair(15)

Balmenach(1)

Balvenie(21)

Banff(2)

Ben Nevis(18)

Benriach(17)

Benrinnes(18)

Benromach(16)

Bladnoch(6)

Blair Athol(14)

Bowmore(52)

Braeval(2)

Brora(11)

Bruichladdich(31)

Bunnahabhain(38)

Caol Ila(71)

Caperdonich(4)

Cardhu(6)

Clynelish(58)

Cragganmore(4)

Craigellachie(6)

Daftmill(5)

Dailuaine(11)

Dallas Dhu(4)

Dalmore(10)

Dalwhinnie(9)

Deanston(4)

Dufftown(5)

Edradour(3)

Fettercairn(2)

Glasgow(1)

Glen Albyn(1)

Glen Garioch(13)

Glen Elgin(9)

Glen Flagler(1)

Glen Grant(18)

Glen Keith(13)

Glen Mhor(3)

Glen Moray(10)

Glen Ord(4)

Glen Scotia(9)

Glen Spey(3)

Glenallachie(18)

Glenburgie(7)

Glencadam(8)

Glencraig(1)

GlenDronach(26)

Glendullan(4)

Glenesk(1)

Glenfarclas(22)

Glenfiddich(13)

Glenglassaugh(5)

Glengoyne(13)

Glenlivet(15)

Glenlochy(1)

Glenlossie(9)

Glenmorangie(13)

Glenrothes(17)

Glentauchers(9)

Glenturret(9)

Glenugie(2)

Glenury Royal(1)

Hazelburn(7)

Highland Park(38)

Imperial(7)

Inchgower(5)

Isle of Jura(9)

Kilchoman(30)

Kilkerran(11)

Kininvie(1)

Knockando(1)

Lagavulin(29)

Laphroaig(51)

Ledaig(22)

Lindores(1)

Linkwood(18)

Littlemill(12)

Loch Lomond(7)

Longmorn(22)

Longrow(10)

Macallan(40)

Macduff(12)

Mannochmore(5)

Millburn(1)

Miltonduff(10)

Mortlach(28)

Nc’Nean(1)

North Port-Brechin(1)

Oban(10)

Octomore(9)

Old Pulteney(5)

Pittyvaich(4)

Port Charlotte(19)

Port Ellen(24)

Raasay(2)

Rosebank(17)

Royal Brackla(8)

Royal Lochnagar(4)

Scapa(5)

Speyburn(1)

Speyside(11)

Springbank(42)

St. Magdalene(5)

Strathisla(3)

Strathmill(3)

Talisker(23)

Tamdhu(5)

Tamnavulin(1)

Teaninich(5)

Tobermory(12)

Tomatin(13)

Tomintoul(12)

Torahbaig(1)

Tormore(6)

Tullibardine(3)

Wolfburn(2)

Undisclosed Distillery (66)

Talisker 2008 (2016, First Edition, 57,1%)

Sogno di ogni nerd del whisky che si rispetti sarebbe il poter seguire passo passo la maturazione del proprio single malt preferito: da quando, neonato, esce dall’alambicco a gradazioni stellari, fino ad ogni anno di evoluzione in barile (anzi: l’ideale sarebbe avere barili diversi, no?). Non potendo farlo davvero, almeno finché non ci regalate i soldi per comprarci un barile, ci accontentiamo di godere di uno dei trend degli imbottigliatori indipendenti degli ultimi anni: compaiono sempre più spesso, da almeno tre / quattro anni, barili di whisky molto giovane, che in tempi di vacche magre sarebbe stato tenuto lì in warehouse a maturare. Oggi è il turno di un single cask di Talisker di soli 8 anni: non che la maggior parte dei Talisker in commercio sia granché più vecchio, intendiamoci, ma qui – dato il colore, dato lo stile degli imbottigliamenti ‘First Editions’ – ci aspettiamo un distillato eccellente lasciato nudo e crudo davanti ai nostri occhi. Avremo ragione?

N: la gradazione scompare agli occhi delle narici (ehm, come?), svelando un panorama aperto e brumoso. Molto erbaceo, con il distillato giovane in primissimo piano: erbe aromatiche, ci vengono in mente la melissa, il timo, salvia e rosmarino… Qualcosa di balsamico, anche. Poi una punta di limone, anzi caramelle dure al limone, o nocciolo di limone. Molto ‘verde’. Poi non dimentichiamo la mineralità, evidente e gradevolissima, con note di sassi bagnati, di scogli, di sottobosco dopo la pioggia. E la marinità, e la torba? Ci sono, ci sono, molto leggeri, non invasivi, ma evidenti (tanto iodio e un lieve fumo acre).

P: che impatto! Molto pieno, avvolgente e tagliente allo stesso tempo, a la Talisker… Si parte con un impatto intenso, con pepe bianco e nero, ancora un fumo acre di torba e un bel po’ di acqua di mare (ti lascia le labbra salate). Balsamico, con eucalipto; buono buono. Salatino, non pescioso, e bruciacchiato (cenere). Fieno nitido, come suggerisce il sommo Zucchetti che degusta con noi. Una dolcezza astratta da zucchero liquido, tutta dal distillato e non dal barile.

F: lungo, lungo e pulito. Erbaceo, marino e ceneroso – o cinereo, fate voi.

87/100. È tutto distillato, e deve piacere quell’erbaceo lì – a noi piace, di brutto, ma sappiamo che è un sapore che può respingere anche i whiskofili più affezionati. Semplice forse, ma di una semplicità complessa e strutturata che ha solo Talisker: dalla nostra specola marginale speriamo francamente che Diageo colga il suggerimento di questi imbottigliamenti e provi a mettere sul mercato imbottigliamenti meno carichi…

Sottofondo musicale consigliato: The Ocean – Permian: The Great Dying.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=QJntMFh0E70]

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su tumblr
Condividi su whatsapp
Condividi su pinterest
Condividi su linkedin
Condividi su telegram

One thought on “Talisker 2008 (2016, First Edition, 57,1%)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI ALLA  NOSTRA NEWSLETTER!

VUOI SCRIVERCI?

info@whiskyfacile.com

RUBRICHE

INSTAGRAM

This error message is only visible to WordPress admins

Error: No feed found.

Please go to the Instagram Feed settings page to create a feed.

FACEBOOK

English Translation in progress