Bruichladdich da anni sperimenta nel solco della tradizione (possibile? Sì) e non solo: in questo caso, ha puntato sul concetto forte di terroir, selezionando delle fattorie di Islay per coltivare varietà di orzo ‘desuete’ (il celebre Bere Barley) e produrre del whisky davvero locale, a chilometro zero – a differenza di quasi tutte le altre distillerie dell’isola, a parte Kilchoman. Questa è un’edizione limitata per il travel retail, di otto anni circa (2006/2014), con orzo coltivato nella Kynagarry Farm. Avevamo già assaggiato una versione del Bere Barley, vediamo com’è questa…
N: eccezionale la mancanza di alcol a questa gradazione, e tuttavia ha una pungenza minerale e ‘da distillato’ incredibile: insomma, la nudità del distillato giovane non porta con sé squilibri alcolici. Consegna ciò che promette in etichetta: l’orzo maltato è leone nel bicchiere, accompagnato da un senso di agrumato spiccatissimo, tra le scorze miste e un limone forse predominante; canditi, tanti, e anche tanto zenzero. Dopo un po’ emerge anche una timida e piacevolissima frutta gialla (mela?). Completa il quadro una favolosa austerità marina e minerale, veramente isolana. Dopo un po’, tende ad aprirsi e ‘addolcirsi’, con note di pastafrolla.
P: parte forte, cavalcando una bella gradazione. Sulle prime prosegue l’austerità, con note minerali, marine (pare di sentire il sale dell’acqua di mare); ancora il distillato in primo piano, con canditi, note di lieviti, di mollica di pane. Poi, mentre avvolge la bocca, scoppia una bomba, per certi versi inaspettata, di mela e pera molto intensa e zuccherina; forse anche qualcosa di tropicale. Semplice e bifase, ma ben congegnato.
F: la bocca si ripulisce e torna come nuova, sciacquata da una mineralità che sembra di stare in stireria (amido), dall’orzo e forse perfino da un lievissimo filo di fumo di torba.
Il naso resta molto naked, mentre il palato complessivamente si fa più dolce e fruttato, forse più equilibrato, in assoluto. Di certo, resta impagabile la bontà dell’ode al malto: 84/100. Grazie a GPP per il sample, e grazie per tutto: ci dispiace non riuscirei ad essere con voi a Ospitaletto questo weekend, ma col cuore siamo lì!
Sottofondo musicale consigliato: Enrico Ruggeri – Non c’è Penelope.
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