Dal 2005 è attiva a Taiwan una distilleria di whisky, un fatto che ha suscitato più di una risatina tra i cultori dello Scotch appena abituatisi alla fama dei whisky giapponesi. Va bene, passi per il Sol Levante che, ridendo e scherzando conta oramai su un’industria centenaria e della cui qualità nessuno può più dubitare; ma- dicevano- non prendiamoci in giro con il whisky a Taiwan, un’isola dal clima tropicale che renderà estremamente difficoltoso l’invecchiamento in botte. E invece, dopo una scarica non indifferente di premi internazionali, i sorrisini sono rientrati alla base: è successo infatti che il Solist, il malto prodotto dalla King Car distillery e imbottigliato in single cask, abbia dimostrato di essere molto interessante già dopo tre anni d’invecchiamento, aiutato proprio dal clima e da scelte molto oculate nella selezione delle botti. Oggi noi assaggiamo un vatting di distilleria senza età dichiarata che dovrebbe contenere una decina di botti.
N: aperto, fresco e di schiacciante intensità. Svela subito l’uso di botti molto attive, con un lato molto fruttato e cremoso che lo avvicina nel nostro immaginario a certi convincenti single cask di prima riempitura sfornati da Arran. Arancia dolce e succosa, pera, pasta di mandorle e frutta secca, il tutto amalgamato in un profilo misto di botti ex bourbon ed ex sherry.
P: saporito, pieno e convincente. Il paragone con Arran ci pare possa proseguire a maggior ragione: questo King ha una bella personalità, tra ricche note fruttate (frutta gialla, pera, mela e cocco), arancia super zuccherina e una certa cremosità. E non è esente neppure da intriganti speziature. Legna fresca.
F: la fase forse più debole, non lunghissima nè troppo intensa. Va spegnendosi ancora su frutta gialla e legna.
Se pure questo King Car risulta un whisky palesemente architettato per ottenere la massima resa nel minor tempo possibile, è inutile negargli una certa sfiziosità. Il palato in particolare è di quelli con una personalità decisa, che meritano sicuramente un assaggio. Una nota dolente, tipica di tutti gli imbottigliamenti della distilleria, è il prezzo, soprattutto se rapportato all’età. Questa Conductor costa sui 70 eurini, non proprio una bazzecola per un prodotto che comunque è concepito per essere un daily dram. Che poi basterebbe vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, per concederselo sempre… 83/100.
Sottofondo musicale consigliato: Chris Cornell – You know my name (Casino Roayle OST)
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[…] Kavalan ‘King Car Conductor’ (OB, NAS, 46%) – 83/100 […]