Questo Arran aprirà la verticale della distilleria organizzata dal whisky club Gluglu per il prossimo giovedì. Ogni whisky sarà abbinato a un piatto preparato dallo chef del Ristorante ‘Teatro’ di Como e a questo Machrie Moor è toccata una bella marinata di salmone all’aneto, proprio in apertura di cena. Si tratta di uno degli imbottigliamenti più particolari sfornati a Lochranza, l’unico torbato di Arran, il cui gran successo di pubblico lo ha portato fino alla quinta edizione. E da questa release si è persino pensato di aumentare il livello della torbatura da 14 a 20 ppm. Le botti selezionate sono tutte ex bourbon.
N: al primo impatto si nota un’affumicatura non così dimessa, che- a voler esser eretici- ricorda un po’ certi giovani Bowmore, tolta la marinità. Ci accoglie una nota di gomma bruciata, non troppo affumicata, che prelude a un profilo acerbo, diviso tra agrumi (lime, cedro candito) e un poco di vaniglia gentile. Poi pian piano si scalda un po’, con note di legna al sole e sandalo. Erbaceo nel complesso.
P: la parola chiave è equilibrio: tra un’affumicatura gentile ma non insulsa e ancora di plastica bruciata, e una dolcezza viva ma non ruffiana. Quest’ultima è tutta giocata su spunti semplici ma gradevoli: lychees, zucchero liquido, agrumi canditi.
F: abbastanza lungo, soprattutto sull’affumicato e sulla vaniglia.
Questo whisky non sembra avere dei difetti, ma una discreta serie di piccoli pregi: si lascia bere con facilità, è molto equilibrato e anche delicato; inoltre il fumo non manca di stuzzicare i sensi. Un ultimo pregio sta anche nel prezzo: lo si trova a 35-40 euro, quando potrebbe tranquillamente costare un paio di decine di euro in più senza andare fuori mercato. Per noi è 84/100.
Sottofondo musicale consigliato: Mozart – Papagena/Papageno Duet – Montserrat Caballé y Thomas Quasthoff
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[…] Arran Machrie Moor (2014, OB, 46%) – 84/100 […]