Questa distilleria ha una storia molto particolare ed è un classico “oggetto del mistero”. Da più di un secolo infatti produce a Rothes malto che verrà poi destinato alla produzione di blended whisky, soprattutto J&B, e gli imbottigliamenti ufficiali di single malt si contano sulle dita di una mano. Se a questo aggiungiamo che anche gli imbottigliatori indipendenti non hanno mostrato negli anni un grande interesse per Glen Spey, si capisce bene quanto sia difficile assaggiarlo. Incuriositi, ci avviciniamo a un imbottigliamento del 2010, in botte ex bourbon.
N: molto strano, con un profilo estremamente vegetale. Erba fresca. Si respira minerale, solvente, acetone per unghie e da qui si scorge una suggestione di mandorle amare. Orzata, pure. Si tratta di un whisky semplice, secco e pungente, solo in parte ingentilito da una leggera sensazione di mele, pere e prugne cotte, e dopo un po’ da tenui note di vaniglia.
P: non un granchè saporito; si sente l’alcol. Ci troviamo molto malto vegetale (biscotti ai cereali) e una forte influenza di botte tostata (sembra a tratti affumicato), che conduce a suggestioni di frutta secca (mandorle e nocciole). Sobrio, assai erboso (fieno, erbe secche, tisana) e con una leggera vaniglia. Invero, pulitissimo e non sfornito di una certa eleganza. Tuttavia, non ha sfumature (comincia a essere un 15 anni!) e sa un pochetto troppo di spirito. Liquirizia!
F: Di nuovo pulito e vegetale, nuovamente. Non troppo lungo, vira sull’amarognolo ma senza risultare fuori posto. Noccioloso.
Guardando le caratteristiche tecniche di Glen Spey scopriamo che nel processo di distillazione ci si avvale di ‘purificatori’, che contribuiscono a far ricadere negli spirit stills una parte del liquido già evaporato e fondamentalmente a ridistillarlo. Pare che questa pratica porti a un new make delicato e leggero, ed è forse questa una delle ragioni del gusto di questo Glen Spey, con un profilo vegetale raramente così accentuato. Si tratta senza dubbio di un prodotto particolare, di cui consigliamo un assaggio (tra l’altro la bottiglia costa attorno ai 55 euro), anche se a noi francamente ha soddisfatto più la curiosità che i sensi: 80/100.
Sottofondo musicale consigliato: Ultraista – Smalltalk (four Tet Remix)
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2 thoughts on “Glen Spey 15 yo (2010, Cadenhead’s, 56,1%)”
Nessun allappacchiamento insomma!
😀
[…] Glen Spey 15 yo (2010, Cadenhead’s, 56,1%) – 80/100 […]