Qualche giorno fa da Alcoliche Alchimie abbiamo avuto il piacere di affiancare Andrea Gasparri, brand ambassador di Pernod Ricard in Italia, in una degustazione dai contenuti insoliti: lui schierava alcuni cavalli di razza del portafoglio Pernod (Longmorn 16, Aberlour a’bunadh batch 47 e appunto lo Strathisla 12 yo che recensiamo oggi), noi ribattevamo colpo su colpo con tre imbottigliamenti di Cadenhead’s delle medesime distillerie. Alla fine non c’è stato un vincitore assoluto, ma possiamo dire che, come previsto, l’a’bunadh è piaciuto proprio a tutti. Intanto, ecco le nostre note di degustazione per questo malto proveniente da Keith, da una delle distillerie più belle di Scozia.
N: come prima impressione ci pare una spanna sopra i cosiddetti ‘everyday dram’, più che altro per una questione di intensità e compattezza degli odori. Ad ogni modo è molto fresco, quasi floreale, e molto mieloso. Pera matura e caramella mou. Rosso d’uovo. Arrivano generose zaffate di malto, anche tendente al giovane, ma risulta comunque abbastanza cremoso e avvolgente. Anicetta e canditi, con un poco di uvetta. A completare, una lieve nota di legno, frutta secca e scorza d’arancia. Non così semplice, dai!
P: confermiamo quanto detto sulla “spanna sopra”, ha infatti un corpo abbastanza pieno. Cremoso (tanto toffee) e maltosissimo. Irrompe la frutta secca (nocciola) che controbilancia le note dolci di vaniglia, miele e pere. Sembra quasi meno giovane rispetto al naso. Inoltre l’alcol sparisce del tutto e invita quindi alla bevuta con spensieratezza.
F: malto a palate e ancora crema. Poi, mentre va spegnendosi, torna vegetale ed erboso con note finali di malto cerealoso.
Nel 2013 la distilleria ha lanciato una nuova versione di questo imbottigliamento, abbassando la gradazione da 43 a 40%, e abbandonando le forme squadrate della storica bottiglia verde per una silhouette arrotondata. A detta di Andrea, pare che Pernod volesse rendere più accattivante il prodotto per i nuovi mercati asiatici; noi, polverosi uomini del Vecchio Continente, preferivamo la geometria vintage dello Strathisla che fu. A parte il dettaglio estetico, il contenuto ci ha lasciato veramente soddisfatti per quanto riguarda la categoria ‘speysiders’ giovincelli: questo 12 anni è caratterizzato da aromi profumati e godibili e da una consistenza in bocca che non risulta mai annacquata. Saremmo veramente molto curiosi di assaggiare un’espressione ufficiale con qualche annetto in più, perché le potenzialità certo non mancano: 84/100.
Sottofondo musicale consigliato: Cocorosie – Tears for animals
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[…] Strathisla 12 yo (2013, OB, 43%) – 84/100 […]