L’estate è il periodo dell’anno in cui si beve meno whisky, si sa, e la cosa risulta evidente tenendo d’occhio le statistiche del nostro blog: rispetto alla media del periodo settembre-maggio, le visite sono più o meno dimezzate… Ma è così tutti gli anni, e ci piace pensare che non siano le nostre recensioni ad avere stufato quei pochi disagiati come noi con la passione per il whisky, bensì sia proprio una questione strutturale. Però insomma, è estate anche per noi; quindi oggi andiamo alla ricerca di un malto estivo, fresco, godibile, e tutti gli indizi ci portano a questo sample di Benrinnes 18 anni ex-bourbon selezionato e imbottigliato dai prodi Davide, Claudio e Andrea di Whiskyclub Italia, ormai l’anno scorso. Chiudiamo l’intro ricordando come proprio ieri Whiskyclub sia andato in ferie, chiudendo un anno straordinario, con decine di serate e migliaia di tesseramenti; bravissimi ragazzi, a settembre si riparte! Un delizioso color dorato ci accoglie.
N: partiamo da un aggregato di suggestioni, da poi scomporre: torta alla crema di limone. Intendiamoci, siamo di fronte a tutti i migliori cliché di una botte ex-bourbon riempita nello Speyside: dunque abbiamo una fantastica frutta gialla (note di banana travolgenti, ma anche mela gialla), poi suggestioni di vaniglia e crema pasticciera (crema al limone?, dato che pare esserci una bella acidità agrumata, che potrebbe essere pompelmo rosa), pasticcini alla frutta… Le torte di mele che faceva la nonna? Una leggera nota balsamica, d’eucalipto, a rinfrescare il tutto. Veramente ottimo.
P: il profilo è molto solido e compatto, con un bel muro di sapore che peraltro evidenzia solo parzialmente la quota alcolica (e ci mancherebbe, a 52 gradi!). Ottimo corpo, notevole intensità. Non è un tripudio di complessità, certo, ma è davvero armonioso e molto convincente, con le sue note di crema, di cioccolato bianco, di frutta gialla (pera), ancora di torta al limone e pasticcino alla frutta, di cereali… Vien quasi voglia di dolci al solo assaggiarlo! Ancora bilancia la dolcezza una bella dignità acidula, che tende a pulire…
F: …anche un finale veramente intenso, lungo e pulitissimo: ancora agrumi, crema, frutta gialla.
A leggere le recensione, la bella favola di questo whisky è che richiama alla mente e ai sensi tutte cose dolci, ma in fin dei conti si ha la costante impressione di bere un prodotto ben equilibrato ed armonico, in cui una bella acidità fa da contrappunto a tutto quel ben-di-dio organoletticamente zuccherino. La dimostrazione lampante è il finale, che scivola via lungo ma con grande eleganza. Ripetiamoci: non è un whisky complessissimo, non ribalterà le vostre convinzioni sullo Speyside né vi farà saltare sulla sedia per lo stupore: ma racchiude al meglio tutto quel che potreste aspettarvi. 87/100.
Sottofondo musicale consigliato: Loredana Bertè – In alto mare.
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